Pavia 27 Luglio 2024

È esperienza comune sentir dire che i turbamenti dell’animo si ripercuotono e vengono avvertiti a livello dello stomaco. Chiunque sostenga un diverbio, riceva una sorpresa, bella o brutta che sia, apprenda cattive notizie, scarica l’ansia in una concreta sensazione gastrica, una morsa allo stomaco. Gli inglesi dicono: a pit in the stomach, un nodo allo stomaco, confermando una identità di vedute comune. Ma se gli effetti delle forti emozioni sul cuore sono stati studiati in modo approfondito, altrettanto non si può dire per le eventuali conseguenze sugli altri organi, anche se la Medicina Psicosomatica già da tempo ce ne suggerisce l’importanza, soprattutto sull’apparato intestinale.
Ora una ricerca, in uscita sulla rivista scientifica eLife, condotta dalla psicologa Giuseppina Porciello e dal neuroscienziato e psicobiologo Salvatore Maria Aglioti, entrambi dell’università La Sapienza di Roma, con l’Istituto Italiano di Tecnologia, la Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma, e sostenuta dal finanziamento europeo ERC Advanced Grant eHonesty, esaminando le influenze sull’attività gastrica delle emozioni generate in un gruppo di individui attraverso la visione di filmati, ha dimostrato lo stretto rapporto tra gli stati d’animo e la fisiologia dello stomaco.

Paura, apprensione, rabbia, disgusto, felicità, sono emozioni che hanno effetti sullo stomaco; ne fanno, adirittura, variare il pH ( foto di Pixaline)

Il dato più importante dello studio è avere rilevato come il pH dell’organo della digestione sia strettamente correlato alla percezione dei vari tipi di emozioni: felicità, disgusto e paura. Il termine pH fu introdotto nel 1909 dal chimico danese Søren Sørensen ed è la scala di misura utilizzata per esprimere il carattere acido o basico delle soluzioni: un pH inferiore a 7 (pH < 7) indica una soluzione acida, mentre un pH maggiore di 7 (pH > 7) indica una soluzione basica. Il pH dello stomaco è normalmente acido, inferiore a 3. Ma come si è svolto realmente questo esperimento e chi ha coinvolto? Abbiamo rivolto queste domande a Giuseppina Porciello, ricercatrice presso il Dipartimento di Psicologia della Sapienza e prima autrice della ricerca, che ci ha spiegato che, per prima cosa, per ridurre la variabilità del campione, sono stati scelti 31 volontari sani di sesso maschile, tra i 20 e i 30 anni di età. «Da poco tempo però – aggiunge –, abbiamo raccolto dati anche su un gruppo di giovani donne. Ciascuno dei soggetti ha ingerito una capsula di piccole dimensioni dotata di sensori in grado di misurare il pH, la temperatura e la pressione all’interno degli organi digerenti». Le pillole ingeribili, infatti, sono equipaggiate con sensori che, quando inghiottiti, inviano messaggi in modalità bluetooth a dispositivi esterni che li registrano.

La ricerca condotta all’università La Sapienza ha rivelato che le emozioni negative, come il disgusto, influiscono sul pH del contenuto gastrico che diventa più acido (foto di tharakorn-123rf)

Nel contempo i partecipanti sono stati monitorati attraverso la misurazione delle pulsazioni cardiache, dell’attività elettrica dello stomaco e dei battiti delle ciglia. «Nello stomaco – continua la ricercatrice – sono presenti le cellule di Cajal, una popolazione di elementi cellulari con proprietà simili a quelle dei neuroni, che generano un’attività elettrica di tipo ciclico chiamata “ciclo gastrico”. Quando si posizionano i sensori a livello dello stomaco si registra questo segnale tipico, che si velocizza nelle situazioni di disgusto. Fino a oggi nessuno aveva mai descritto mutamenti dei segnali fisiologici all’interno dell’apparato digerente durante le esperienze emozionali».

«Dopo una colazione standardizzata, in questo caso con albume d’uovo cucinato, più pane e marmellata – ci racconta la psicologa – le pillole robot venivano attivate con un magnete e in seguito deglutite, cominciando a trasmettere i loro segnali, che cambiavano nei soggetti sottoposti all’esperimento a seconda dei contenuti dei filmati, che erano a colori e senza audio». Sono stati mostrati cinque tipi di video che contenevano immagini in grado di scatenare emozioni diverse come paura, disgusto, tristezza e felicità.
L’intento dei ricercatori era quello di misurare come la consapevolezza di una serie di emozioni si associa ai cambiamenti della fisiologia gastrica e cardiaca dei partecipanti.

Lo stomaco è un organo emotivo al pari del cuore? Probabilmente sì, ma si tratta di un campo ancora da indagare (foto di silviarita)

I risultati mostrano che il pH dello stomaco era più acido quanto più i partecipanti dicevano di provare disgusto e paura, meno acido quando invece i soggetti sperimentavano momenti di felicità. La ricerca ha anche dimostrato che il disgusto rendeva le persone più consapevoli delle sensazioni provenienti dal loro stomaco. Dati significativi che meritano indagini ulteriori. «Ma la domanda più importante a cui dare una risposta – conclude Giuseppina Porciello – riguarda la possibilità futura di scoprire i rapporti di causa/effetto tra funzioni diverse che agiscono a cavallo tra fisiologia ed emotività, non solo in persone sane, ma anche in soggetti con patologie psichiche, quali l’autismo e la depressione».
Come arrivano, ad esempio, le informazioni gastriche nelle persone che soffrono di depressione? Nella letteratura scientifica non esistono ancora conoscenze in proposito e ricerche come questa potranno dare una risposta.

Immagine di apertura: fonte: apotecanatura.it

Nato a San Giorgio di Lomellina, ma pavese di adozione, si è laureato in Filosofia e Psicologia a Pavia, dove ha risieduto dal 1975 al 2015, mantenendo attività clinica e didattica e dal 1999 è stato docente di "Tecniche di riabilitazione psichiatrica" nell'ateneo pavese. Psicoanalista e Arteterapeuta, allievo di Sergio Finzi e Virginia Finzi Ghisi è membro dell'associazione "La Pratica Freudiana" di Milano, dove dal 2000 ha tenuto seminari. Fondatore di "Tracce di Territorio", associazione no-profit con sede in Lomellina, è tra i promotori di gruppi di studio di Psicoanalisi e laboratori di Arteterapia. Ha pubblicato con Selecta : "L'insonnia", "Problemi etici in psichiatria", "Guida illustrata ai farmaci in psichiatria" Disegnatore anatomico, ha lavorato per diversi ospedali e per il "Corriere della Sera". Le sue opere sono state esposte recentemente nelle sale del Museo per la storia dell'Università di Pavia. Con Edoardo Rosati ha appena pubblicato "La mirabolante avventura dell'anatomia umana" (Dedalo Edizioni).

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