L’ultimo libro tradotto in italiano e pubblicato pochi mesi fa da Feltrinelli di Banana Yoshimoto, scrittrice giapponese nota da noi soprattutto per il best seller Kitchen, Il dolce domani, è stato scritto all’indomani del terremoto e dello tsunami di Fukushima (in Giappone il volume è uscito nel 2011).  Vi si racconta la storia di  Yoichi, una dolce e tranquilla ragazza giapponese vittima di un gravissimo incidente automobilistico in cui Sayoko, il suo ragazzo, rimane ucciso e lei viene  trafitta nel ventre da una sbarra di ferro che stanno trasportando in auto, una delle sbarre che Sayoko utilizza per le sue sculture moderne.
Svegliatasi in ospedale, rimane come prigioniera di una vita tra sogno e realtà, in cui le appaiono parenti morti da tempo e strane figure che vivono forse ai confini tra la vita e la morte. Una volta dimessa l’incontro con questi personaggi continua, in una vita parallela nella quale non è più ben chiaro chi sia in vita e chi invece sia un fantasma.

La copertina del libro “Il dolce domani” di Banana Yoshimoto (pseudonimo di Mahoko Yoshimoto) pubblicato da Feltrinelli

Yoichi inizia a frequentare locali e a darsi all’alcol  e conosce baristi sussiegosi, ragazzi che forse sono gay e forse no, ragazze androgine che sembrano uscire da un altro mondo. Con grande sconcerto dei genitori va a vivere con una di queste e inizia una relazione strana, erotica, amicale, forse non di questo mondo. La città in cui Yoichi passeggia è una città dove il Giappone ricco e tecnologico si scontra con quello della povertà più estrema, dove palazzi futuribili fanno da sfondo a parchi e giardini di grande bellezza. Lei è sempre seguita dalle sue apparizioni che le si affollano intorno come una guida verso qualcosa a mezza strada tra questo mondo e qualcos’altro. Yoichi va allo studio del proprio ragazzo morto, lo pulisce, lo accudisce, ne sposta le opere, come se in quello studio lui si fosse reincarnato.
Lentamente la folla dei personaggi da favola o da horror la abbandona. Lei smette di frequentare i locali e sembra avviarsi verso una nuova vita. Una vita altra nella quale comunque, oltre la sofferenza e la morte, c’è ancora spazio per una nuova vitalità.
Quel dolce domani che forse rappresenta una nuova via di salvezza. Un messaggio per tutti. Banana Yoshimoto mette al centro della sua scrittura ancora una volta la solitudine, la casa, la famiglia, la perdita degli affetti più cari. Il dolce domani è un romanzo che desta profonda emozione sul dolore della morte che ci rende fragili e su come si possa sopravvivere a tanta sofferenza.

Immagine di apertura: foto di Thanapat Pirmphol

Mancato all'inizio di marzo del 2021, era nato a San Giorgio di Lomellina (Pavia), dove ha vissuto tutta la vita, ed era avvocato penalista e scrittore. Aveva pubblicato con Manni "Notte di nebbia in pianura", con Antonio Tombolini Editore "Sette sono i re", "L'odore del riso" e "6662". Per questo editore aveva diretto la collana di classici "I Ricci", e scritto inoltre sulle riviste letterarie "La Poesia e lo Spirito" e "Il Colophon". Collaboratore del ilbuongiorno.com fin dal suo esordio, aveva tenuto per un anno questa rubrica. Le sue recensioni rimangono sul sito, nonostante la sua scomparsa. Ci sembra il modo migliore per ricordarlo.

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