Lo chiamano già l’influencer di Dio, come racconta la mamma, Carlo Acutis, il povero ragazzo morto nel 2006 per un leucemia fulminante a soli 15 anni, che sarà il primo Santo dei giovanissimi. Lo ha comunicato Papa Francesco pochi giorni fa riconoscendo l’autenticità di due miracoli avvenuti grazie alla sua intercessione. Carlo veniva da una ricca famiglia torinese, trapiantata a Milano, e aveva manifestato una grande fede fin da piccolo, senz’altro ben “coltivata” dalle scuole non propriamente laiche che aveva frequentato, le Marcelline per l’elementari e l’Istituto Leone XIII, storica scuola della Compagnia di Gesù, per il liceo classico. Ma senza entrare in merito alla validità di questi miracoli, quello che colpisce è il mercato delle reliquie già fiorente intorno a questo sfortunato ragazzo. Una realtà che richiama le superstizioni e l’analfabetismo di una Italia che credevamo – o ci illudevamo – di essersi lasciati alle spalle. La reliquia del cuore di Carlo è conservata nella Cattedrale di San Rufino ad Assisi, nell’altare a lui dedicato inaugurato il 16 ottobre 2022…  Alcune ciocche dei suoi capelli sono esposte alla pubblica venerazione nella chiesa di San Francesco sull’isola di Gozo. Un’altra reliquia, ancora una ciocca di capelli, è esposta ad Alife, in provincia di Caserta, presso il Santuario della Madonna della Grazia. E anche la Chiesa della Madonna del Fuoco a Pescara ha la “sua” ciocca di capelli del giovane Santo il cui corpo brilla ben visibile dal 2019 in un’urna smagliante nel Santuario della Spogliazione di Assisi. Il viso non è autentico, ma tale sembra, visto che è stato ricostruito con una maschera di silicone. Un riposo eterno all’insegna dello spettacolo, non della pace. Lo stesso miracolo che gli viene attribuito, la guarigione improvvisa di un bimbo brasiliano, Matheus, da una grave malformazione del pancreas, sarebbe avvenuta quando il piccolo ha “toccato” un frammento del pigiama intriso di sangue che Carlo indossava in punto di morte. A riprova che le reliquie hanno già attraversato l’Atlantico. Feticismo, idolatria, ignoranza, è questa la fede? Papa Francesco si sta spendendo ogni giorno in modo egregio per la diffusione di una Cultura della Pace, ed è una gran cosa, ma perché permettere manifestazioni di culto che richiamano un passato di oscurantismo?

Toscana, milanese di adozione, laureata in Medicina e specializzata in Geriatria e Gerontologia all'Università di Firenze, città dove ha vissuto a lungo, nel 1985 si è trasferita a Milano dove ha lavorato per oltre vent'anni al "Corriere della Sera" (giornalista professionista dal 1987) occupandosi di argomenti medico-scientifici ma anche di sanità, cultura e costume. Segue da tempo la problematica del traffico d'organi cui ha dedicato due libri, "Traffico d'organi, nuovi cannibali, vecchie miserie" (2012) e "Vite a Perdere" (2018) con Patrizia Borsellino, editi entrambi da FrancoAngeli. Appassionata di Storia dell'Ottocento, ha scritto per Rubbettino "Costantino Nigra, l'agente segreto del Risorgimento" (2017, finalista al Premio Fiuggi Storia). Insieme ad Elio Musco ha pubblicato con Giunti "Restare giovani si può" (2016), tradotto in francese da Marie Claire Editions, "Restez Jeune" (2017). Nel gennaio del 2022, ancora con Rubbettino, ha pubblicato "Cavour prima di Cavour. La giovinezza fra studi, amori e agricoltura".

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