Firenze 27 Ottobre 2023

Ma chi lascerebbe l’amante durante un romantico viaggio a Venezia, dopo averlo tradito con il medico (Pietro Pagello) che lo stava curando? Beh, George Sand lo fece e scrisse anche una lettera d’addio che finisce così: «In tutti gli amori della mia vita, mi sono sbagliata qualche volta, ma ho amato». Questo è solo uno dei tanti episodi sorprendenti nella vita della scrittrice francese George Sand (1804-1876), riferito alla tormentata relazione con lo scrittore Alfred De Musset, uno dei suoi tanti amori.

La villa dove George Sand trascorse buona parte della vita a Nohant, nella valle della Loira, oggi trasformata in museo (foto di Manfred Heyde)

George Sand è lo pseudonimo maschile che Amantine Aurore Lucile Dupin, nata a Parigi il 1 luglio 1804 da una famiglia aristocratica, scelse per intraprendere la carriera di scrittrice, giornalista e intellettuale. Eccezionalmente prolifica, riuscì a dare alle stampe 143 volumi fra romanzi e racconti, 49 scritti vari e 31 testi teatrali. Tra le opere più famose Indiana, Léila, Consuelo, La piccola Fadette, La palude del diavolo.
Trascorse buona parte della sua vita nella grande casa che le aveva lasciato la nonna a Nohant-Vic, nella Valle della Loira, oggi divenuta museo. Ottima amazzone e amante della vita all’aria aperta, amò questa casa dove frequentò artisti famosi come Honoré de Balzac, suo grande amico, Eugène Delacroix, (il confidente che le fece bei ritratti in abito da uomo), Gustave Flaubert, Franz Liszt.
La tesi dell’inferiorità intellettuale della donna rispetto all’uomo era nell’Ottocento opinione comune molto radicata. Il matrimonio doveva essere l’unico obiettivo della vita femminile. Ma George era decisamente moderna, libera, una femminista ante litteram. Amava sfidare le convenzioni, scriveva un romanzo dietro l’altro, era una donna “pensante”, dicevano allora di lei con ironia. Fu un’anticonformista, sprezzante delle regole sociali dell’epoca: spesso si vestiva da uomo e fumava. La sua amicizia con alcune famose attrici dell’epoca fecero presumere che il lesbismo non le fosse estraneo, ma senza alcuna prova.

Alcide Joseph Lorentz, Caricatura di George Sand in abiti maschili, l1848, litografia, Museo Carnevalet, Parigi

Donna di successo nel suo tempo per i romanzi ma anche  per le sue numerose storie d’amore. A 18 anni George Sand si innamorò del barone Casimir Dudevant, un aristocratico bello e spiantato e si sposarono, ma non avevano molto in comune; lui aveva un debole per il vino, fu infedele e la loro vita intima infelice. Del resto, nemmeno lei aveva la vocazione della monogamia. Ebbero due figli, Maurice e Solange. Po divorziarono e lei andò a vivere a Parigi nel Quartiere Latino, dove ebbe una tormentata relazione con lo scrittore Jules Sandeau, dal cui nome trasse ispirazione (lui si firmava J. Sand) per trovare lo pseudonimo di George Sand.
Nel 1831 George ebbe una fitta corrispondenza con Victor Hugo, ma più letteraria che intima. Lei aveva verso il famoso scrittore un atteggiamento che oscillava tra l’ammirazione e un giudizio severo, tanto che lo definì Le plus bavard des poètes sublimes (Il più chiacchierone dei poeti sublimi). Era affascinata dalla sua poesia, non altrettanto dalla sua prosa.
Socialista prima (sostenitrice delle idee di Jean-Jacques Rousseau) e repubblicana poi, La scrittrice partecipò alla politica attiva, entrando a far parte del governo provvisorio del 1848. Era volitiva e spavalda, niente la spaventava; tanto che arrivò a schierarsi contro la politica del papato, la cui reazione, nel 1863, fu quella di mettere all’indice tutte le sue opere. Inoltre, per motivi politici, fu arrestata e incarcerata per otto mesi nel convento parigino delle Agostiniane inglesi.

Il ritratto più famoso di George Sand,  opera del 1838 del pittore Auguste Charpentier, Musèe de la Vie Romantique, Parigi. All’epoca la scrittrice aveva 34 anni

Avrebbe voluto essere un uomo ma il suo amico Gustave Flaubert diceva  che era, in realtà, molto femminile. Non a caso ebbe tante ed importanti relazioni sentimentali, libere ed appassionate,  con uomini famosi. I più noti sono Prosper Mérimée, Alfred de Musset, l’avvocato e politico Michel de Bourges, Félicien Mallefille (noto autore di opere teatrali e precettore di suo figlio Maurice).
George Sand ebbe con Alfred de Musset un amore molto breve ma appassionato, travolgente, che era anche intellettuale oltre che fisico. Si conobbero grazie ad amici comuni all’inizio di giugno del 1833. Lei aveva 6 anni più di lui ed era già una scrittrice affermata. Alfred era un ventenne romantico ma con tanti vizi. Non era ancora conosciuto, ma geniale nelle sue affascinanti composizioni letterarie. Alfred le scrisse una lettera dove confessava di essersi innamorato di lei dopo aver letto Lélia,  romanzo che suscitò grande scandalo ma ebbe anche molto successo. È la storia di una donna che non si sentiva appagata dai suoi amanti e spinge uno di questi al suicidio. Le fece una corte all’inizio discreta ma che finì in una impetuosa passione.
George e Alfred si prendevano e si lasciavano di continuo, fino al marzo del 1834. Poi fecero un viaggio a Venezia dove lui si ammalò, ma lei lo tradì e lo lasciò per partire col medico che lo aveva curato, Pietro Pagello. Fu in questo periodo che de Musset scrisse l’opera On ne badine pas avec l’amour (non si scherza con l’amore) e più tardi il suo capolavoro La confession d’un enfant du siècle, scaturito proprio dalla traumatica relazione con George Sand; un ritratto disincantato di un’epoca e di un’intera generazione, con riflessioni sulla natura umana e sulla morale, ancora oggi molto interessante. Le loro lettere intime invece furono pubblicate solo nel 1904, molto tempo dopo la loro morte.

Un giovane Frédéric Chopin (1810-1849) ritratto da Maria Wodzinska nel 1836. Acquerello su cartone, Museo Nazionale di Varsavia

Ma il vero grande amore per lei fu quello con Frédéric Chopin, il famoso pianista e compositore polacco che morì di tubercolosi a soli 39 anni. La loro storia cominciò a Parigi nell’ottobre del 1838, in un salotto di artisti ed intellettuali dove lui si esibiva davanti a personaggi come il pittore Delacroix e il musicista Berlioz. La lunga storia d’amore con Chopin durò, con drammatici intervalli, fino al 1847. Poche sono le lettere rimaste del loro carteggio perché lei, alla fine della relazione, le distrusse con rabbia.
Negli ultimi anni, George tornò a Nohant, e strinse una grande amicizia con Alexandre Dumas figlio, tanto che scrisse un libro insieme a lui e a Flaubert. Ma poi rallentò molto la sua produzione, fino a cessarla, perché sentiva tristemente di non avere più una vera ispirazione, ma solo molta tecnica. Morì l’8 giugno del 1876 per un’occlusione intestinale dopo una lunga agonia. Per volontà della figlia Solange ebbe funerali religiosi, nonostante le perplessità dell’Arcivescovo di Bourges. È sepolta nel piccolo cimitero di Nohant.

Immagine di apertura: un bel pastello di George Sand a trent’anni, opera del pittore Charles Louis Gratia (1815-1911)

Toscana, ha vissuto l’infanzia a Siena per poi studiare lingue a Firenze e conseguire il diploma in Langue et Civilisation Françaises Université de Grénoble. Pittrice, ha esposto le sue opere a Villa Bottini a Lucca nel 2005 (personale), alle Terme Tamerici e alle Terme Tettuccio di Montecatini Terme (dove vive) nel 2006, alla Versiliana di Marina di Pietrasanta nel 2007. Si interessa ad ogni forma d’arte, specialmente se insolita o curiosa.

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