Milano 25 Aprile 2021

L’investitura ufficiale è avvenuta mercoledì 21 aprile, quando l’assemblea dei soci della Tod’s ha votato, insieme con il bilancio, anche la composizione del nuovo consiglio di amministrazione, di cui è entrata a far parte Chiara Ferragni, influencer con 23 milioni di follower. Ma l’annuncio della new entry da parte di Diego Della Valle, Presidente e maggiore azionista, risale al 9 aprile. Quello stesso giorno la notizia aveva fatto impennare il titolo in Borsa. La quotazione era cresciuta di colpo del 14%, per poi correre ancora fino a raggiungere mercoledì 14 aprile il nuovo massimo dell’anno, a 36,86 euro. Nonostante gli inevitabili, successivi aggiustamenti, il prezzo dell’azione si è poi consolidato.

Chiara Ferragni è seguita da milioni di follower tanto che viene definita la regina degli influencer (foto: blogdicultura.it)

Nel frattempo si sono scatenati i commenti per questo inedito esordio, che ha avuto la conseguenza di far crescere la capitalizzazione di Tod’s (vale a dire il valore attribuito dal mercato all’azienda) a oltre 1,1miliardi di euro. Perché è bastato il nome della Ferragni, definita dal settimanale americano Forbes “la più importante imprenditrice digitale”, per spingere al rialzo i titoli di una società che, per colpa della pandemia, ha chiuso il bilancio 2020 con numeri in calo, tanto da sospendere la distribuzione del dividendo?
Nei consigli delle società per azioni siedono normalmente i rappresentanti degli azionisti, in proporzione al loro “peso”, cioè al numero delle azioni possedute. Ai quali si aggiunge talvolta anche un componente indicato dai lavoratori. Poi ci sono gli “indipendenti”. È questo è il caso della Ferragni. Anche se non si può del tutto escludere che la signora abbia acquistato una partecipazione azionaria, tale da giustificare l’assegnazione di un posto in consiglio.

Il marchio “Tod’s” (scarpe e altri oggetti in pelle). Diego Della Valle è azionista del suo capitale all’80 per cento

La sua presenza (e questa forse è stata la grande intuizione di Diego Della Valle, che detiene oltre l’80% del capitale di Tod’s) potrebbe essere spiegata più semplicemente come una perfetta e originale operazione di marketing. La regina degli influencer ha una enorme presa sui consumatori più giovani (e non solo), vale a dire sulla fascia di clienti più interessante per un’azienda del lusso come Tod’s. C’è chi ha fatto notare che Chiara potrebbe portare in dote a Tod’s non soltanto quei 23 milioni di potenziali nuovi clienti (i suoi follower), ma soprattutto “la conoscenza dei loro gusti, delle loro inclinazioni, delle loro passioni”.
D’altra parte era stato lo stesso Diego Della Valle a sottolineare la vicinanza della Ferragni al mondo dei giovani “che, unita all’esperienza degli altri membri del consiglio”, potrà “costruire un gruppo di pensiero dedicato a progetti focalizzati alla solidarietà verso gli altri, con forte attenzione al mondo giovanile che, mai come in questo momento, ha bisogno di essere ascoltato”.
Va ricordato, tuttavia, che già in passato Chiara aveva contribuito, con la sola forza del suo nome (o del suo brand per usare la terminologia del marketing), a far crescere un titolo in Borsa: quello di Aeffe, società non così nota come Tod’s ma anch’essa quotata a Piazza Affari. Nel giorno in cui la sua controllata Velmar annunciò un accordo di licenza con la Ferragni per linee di abbigliamento intimo e costumi da bagno da lei firmate, le azioni Aeffe balzarono all’insù di quasi il 19%.

E ora c’è già chi rilancia un vecchio ed abusato proverbio: non c’è due senza tre…..

Immagine di apertura: foto di Gerd Altmann

Nato a Rivanazzano Terme (Pavia) è giornalista professionista dal 1977. Per quasi trent'anni alla redazione Economia del "Corriere della Sera", è tuttora titolare della rubrica quotidiana sulla Borsa Valori. Prima di approdare nel 1986 a via Solferino, è stato Caporedattore a "Il Mondo" e in precedenza ha lavorato al "Sole24ore" e alla "Gazzetta del Popolo" di Torino. Tra i suoi libri, "Guida facile alla Borsa", Sperling & Kupfer (tre edizioni, l'ultima nel 2000) e "Meno Agnelli, più Fiat, cronaca di un cambiamento", Daniela Piazza Editore, 2010.Nel 2019 per Mind Edizioni è uscito il suo ultimo libro, "Difendi i tuoi soldi. Capire prima di investire".

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