Milano 27 Luglio 2024

Corteggiati, sollecitati, blanditi. I giovani sono la categoria che negli ultimi tempi ha ricevuto in Italia le attenzioni maggiori da parte di banche, gestori del risparmio e fondi d’investimento. Quali sono i motivi di questa riscoperta? A un esame superficiale sembrerebbe una scelta azzardata, tenuto conto del quadro economico generale, con la crescente disoccupazione giovanile, il precariato, la fuga dei cervelli verso l’estero. È vero che spesso si tratta di luoghi comuni, ma una cosa è certa: all’inizio della vita lavorativa la disponibilità di denaro è limitata, comunque, non tale da favorire la propensione al risparmio. Non solo. I giovani italiani sono i meno preparati in materia finanziaria.

Secondo un’indagine recente condotta nelle scuole, i ragazzi interessati al risparmio sono una minoranza in Italia, soltanto il 36 per cento (foto di alsen)

Da una recente rilevazione dell’Ocse, l’organizzazione internazionale di studi economici, emerge lo scarso interesse degli studenti italiani nei confronti della finanza personale: secondo i test condotti nelle scuole, i ragazzi interessati al risparmio sono una minoranza (36%), ben al di sotto della media dei 36 Paesi aderenti all’Ocse, che è del 51,5%. Un dato, questo, che fornisce due diverse chiavi di lettura. Da un lato, se è vero che prevale la disinformazione, dall’altro è anche vero che esiste un vasto terreno da esplorare. Le banche e le altre istituzioni finanziarie lo hanno capito e hanno intensificato le proprie azioni di marketing. Tanto che l’offerta sul mercato è cresciuta in modo esponenziale. Le promozioni attualmente valide sono moltissime e sono molto simili tra loro. È bene in ogni caso verificare che siano sempre attive (solitamente sono previsti termini temporali) ed eventualmente fare dei confronti, scegliendo in base alla propria situazione patrimoniale e al periodo di investimento ritenuto ottimale. La grande maggioranza delle proposte riguarda il conto corrente, vale a dire il servizio bancario di base, utilizzato praticamente da tutti e al quale sono collegati tutti gli altri servizi. Anche in questo caso occorre fare la distinzione tra il normale conto da utilizzare quotidianamente per le operazioni che potremmo definire ordinarie (come prelievo e versamento di contante, pagamento di bollette, effettuazione di un bonifico) e il conto cosiddetto “di risparmio” tendenzialmente diretto all’investimento temporaneo di liquidità. Appartiene a questa seconda categoria, per esempio, il notissimo conto arancio, proposto dalla banca olandese Ing Bank, che opera in Italia dal 2001 e attualmente ha 23 sedi nel nostro Paese con un migliaio di dipendenti e oltre 1,2 milioni di clienti. Tecnicamente si tratta di un deposito a risparmio utilizzabile via internet o via telefono. Il gruppo Ing, infatti, ha scelto di non dotarsi di sportelli tradizionali. E anche questa caratteristica, cioè l’esclusivo utilizzo dell’online, si configura indirettamente come una precisa scelta: quella di puntare sul target giovanile (nel caso specifico il prodotto è riservato agli under 30). Attualmente per i primi 12 mesi dall’attivazione viene riconosciuto un tasso di interesse del 3% fino a 100 mila euro depositati. Non sono previste commissioni di apertura né commissioni di gestione.

Nella maggior parte dei casi le banche offrono ai giovani un conto bancario utilizzabile solo online (foto di Julia Cameron)

Un’offerta molto simile a quella di Ing arriva invece dalla banca spagnola Bbva (Banco Bilbao Vizcaya Argentaria) presente sul mercato italiano da poco più di un biennio. Anche in questo caso si tratta di un conto corrente soltanto digitale, a zero spese e con diverse gratuità, dal canone annuale alle commissioni sui bonifici, fino ai prelievi a partire da un minimo di 100 euro. Quanto alla remunerazione, si può arrivare al 4% lordo della giacenza media. Riservato ai giovani fino ai 30 anni anche il conto proposto da Finecobank che, oltre al canone annuale gratuito, offre prelievi senza spese per importi superiori ai 99 euro se effettuati in Italia e superiori ai 100 euro se si opera nella cosiddetta area Sepa (comprende 19 Paesi che utilizzano l’euro: Italia, Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Francia, Finlandia, Grecia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Lettonia e Lituania). Ma l’elenco degli istituti che propongono agevolazioni per i clienti junior sono numerosi. Elencarli tutti sarebbe molto difficile, anche perché il panorama europeo è vasto e spesso variabile, nel senso che in alcuni casi, come già rilevato, le promozioni hanno un termine e in altri sono soggetti a modifiche.

La maggior parte delle banche rivolte ai giovani under 30, offre prelievi gratuiti nell’area Sepa per importi superiori ai 100 euro

Per quanto riguarda le banche ordinarie, Bper Banca, di cui il maggiore azionista è il gruppo assicurativo Unipol, le facilitazioni sono estese agli under 35 e prevedono la gratuità sia del canone annuo sia dei prelievi e bonifici effettuati in area Sepa. Anche Banca Mediolanum, la cui operatività è invece orientata soprattutto verso la consulenza nell’area del risparmio, offre a sua volta canone annuale gratuito e bonifici online senza spese in area Sepa, mentre i prelievi sono gratuiti solo se effettuati presso gli sportelli automatici della stessa banca. Completano il quadro WeBank, la banca online di Banco Bpm, e Banca Widiba (gruppo Montepaschi) che offrono conti remunerati rispettivamente al 3% e al 4%, alle quali si aggiunge Isibank, la banca digitale del gruppo Intesa-Sanpaolo, che riserva a chi aprirà il conto entro il 15 gennaio 2025 l’accesso al piano IsyPrime, con canone zero, bonifici istantanei gratuiti e l’esenzione dalla commissione valutaria in caso di operazioni effettuate fuori dall’area euro.

Immagine di apertura: fonte: First online

Nato a Rivanazzano Terme (Pavia) è giornalista professionista dal 1977. Per quasi trent'anni alla redazione Economia del "Corriere della Sera", è tuttora titolare della rubrica quotidiana sulla Borsa Valori. Prima di approdare nel 1986 a via Solferino, è stato Caporedattore a "Il Mondo" e in precedenza ha lavorato al "Sole24ore" e alla "Gazzetta del Popolo" di Torino. Tra i suoi libri, "Guida facile alla Borsa", Sperling & Kupfer (tre edizioni, l'ultima nel 2000) e "Meno Agnelli, più Fiat, cronaca di un cambiamento", Daniela Piazza Editore, 2010.Nel 2019 per Mind Edizioni è uscito il suo ultimo libro, "Difendi i tuoi soldi. Capire prima di investire".

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