Viareggio 27 Aprile 2023

Un rapporto complesso quello tra Gabriele d’Annunzio e Lorenzo Viani: due personaggi chiave di un inizio secolo tempestoso, uno più maturo, simbolo dell’uomo nuovo, l’altro più giovane, testimone acutissimo dei giorni di passaggio tra un mondo che finiva e uno che stava da poco nascendo.

Lorenzo Viani in una foto della maturità

Sullo sfondo la Versilia, la spiaggia, le pinete, le Alpi Apuane e la gente che le popola: dai lavoratori del porto e delle cave, ai contadini, ai pescatori, ai primi turisti balneari. Povera gente e grandi anime, forgiate dagli stenti e dal libeccio: paesaggi e personaggi tradotti in poesia, emozioni di colori e pennellate. Viareggio è la gelosa custode delle opere di Viani (1882-1936), tanto che la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (GAMC) della città è intitolata a lui, come il Vittoriale lo è a d’Annunzio.

Era naturale l’idea di una mostra condivisa. Tanto che adesso è in corso al Vittoriale di Gardone Rivera nelle sale di Villa Mirabella, la mostra L’eterna inquietudine, Lorenzo Viani e Gabriele D’Annunzio, che presenta opere del pittore che provengono dalla collezione della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio. L’evento fa parte di un progetto che prevede la realizzazione per l’anno 2023 di due mostre dedicate rispettivamente a Lorenzo Viani (da marzo a settembre al Vittoriale) e a Gabriele d’Annunzio (da luglio a ottobre a Viareggio).

Una immagine suggestiva di d’Annunzio all’ingresso della mostra (foto di Laura Mirabelli)

L’opera più importante dell’esposizione è La Benedizione dei morti del mare, il capolavoro di Viani, un grande quadro dipinto su una tela di randa sporca di catrame lunga 4 metri (vedi immagine di apertura). Curatore della mostra, ho fatto dipingere d’oro la parete su cui è appeso e le due laterali. La luce che entra dalle finestre sul lago si riflette su quell’oro, rimbalza sulla tela e illumina la ruvida superficie scura dell’opera immergendola in un’atmosfera magica. Completano la mostra dodici quadri, undici xilografie e un esemplare della rara pubblicazione del 1922, Vogliamo vivere, lo storico messaggio di Gabriele d’Annunzio al legionario Alceste de Ambris, illustrato dalle otto xilografie di Lorenzo Viani. C’è poi una rara fotografia ingrandita, scattata da Nunes Vais, in cui d’Annunzio e Viani, ritratti a grandezza naturale, spiccano al centro di un gruppo di artisti, un fitto stuolo di giornalisti, curiosi e autorità locali.

La xilografia di Viani per la copertina di “Vogliamo vivere” (foto di Mario Nunes Vais)

«La doppia mostra che porta Gabriele d’Annunzio a Viareggio e Lorenzo Viani al Vittoriale degli Italiani nasce da un felice incontro di amicizia e di idee fra Sandra Mei, Veronica Ferretti, Paolo Riani e me. Ma, prima ancora, oltre un secolo fa, nasce dall’amicizia e dalla reciproca ammirazione fra i due grandi artisti – commenta Giordano Bruno Guerri, Presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani -. Un suo capolavoro che mi commuove avere qui è La benedizione dei morti del mare, che rappresenta una folla di miseri popolani riuniti sulla spiaggia per un rito in suffragio dei morti del mare. È una vasta rappresentazione corale sul dolore, la compassione e la solidarietà». «Ricordo la mia adolescenza viareggina – prosegue Guerri – quando a volte mi permettevo di sedere sul grande busto marmoreo di Viani, allora esposto all’aperto, all’inizio del molo, e ora fortunatamente protetto da iniziative simili, riparato alla GAMC. Fumavo le prime sigarette, guardavo i gabbiani, sognavo di scrivere poesie che per mia fortuna non ho scritto e mi chiedevo quale sarebbe stato il mio futuro».

Uno sguardo d’insieme sulla mostra delle opere di Lorenzo Viani al Vittoriale di Gardone Riviera (foto di Laura Mirabelli)

Ma quando si incontrarono Viani e D’Annunzio? «L’occasione dell’incontro fra Viani e d’Annunzio fu il 14 luglio 1907 – racconta Umberto Sereni nel catalogo della mostra – data dal programmato scoppio di una mina caricata con un esplosivo di nuova fabbricazione che avrebbe dovuto squarciare un fianco del monte apuano per aprirvi una nuova cava. Da giorni in tutta la regione apuo-tirrenica non si parlava d’altro. Inviti ad assistere all’esplosione erano stati rivolti ai vari notabili della regione. Eleganti signore, fanciulle in fiore, proprietari di agri marmiferi, tecnici, uomini della finanza e una sfilza di commendatori e cavalieri completavano l’illustre compagnia al centro della quale splendeva l’astro d’Annunzio, a cui spettava l’invidiato compito di accendere la miccia».

Lorenzo Viani, “Ritratto di uomo seduto”, pastello su cartone, 1911-1914 (particolare), Galleria di Arte Moderna e Contemporanea, Viareggio, una delle opere esposte al Vittoriale (foto di Laura Mirabelli)

«Viani amò fin da ragazzo d’Annunzio – precisa Veronica Ferretti -; in particolare fu per lui in assoluto il poeta delle virtù civiche e guerriere e del mito libertario, ma anche delle dolci malinconie trasmesse con un lirismo evocativo e musicale. Ne parla nel volume Il Cipresso e la vite (Vallecchi, Firenze 1943) ricordandolo alla Versiliana, e più tardi alle prese con la stesura dell’Alcyone e durante le cavalcate sulla spiaggia dalla Versilia. Nella Toscana del primo Novecento nessun altro luogo, a parte Firenze, è stato così intensamente amato e vissuto da D’Annunzio come il territorio compreso tra Bocca d’Arno, le spiagge di San Rossore e la Versilia che fece parlare nelle sue poesie».
«Lorenzo Viani – prosegue Ferretti – nel corso della vita ha saputo raccontare una Toscana non più macchiaiola rappresentando lavoratori delle cave e del porto, vedove del mare e girovaghi. Aveva in comune con d’Annunzio l’aspirazione ad una fusione tra arte e vita».

La seconda mostra, L’Eterna inquietudine, Gabriele d’Annunzio e Lorenzo Viani sarà inaugurata a luglio 2023 e resterà aperta fino a ottobre, alla Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio. Saranno esposti molti ricordi dello scrittore, manoscritti, abbigliamento, oggetti a lui appartenuti e una ricca raccolta di fotografie di Caterina Salvi Westbrooke. Con Laura Mirabelli e Andrea Lancellotti ho curato il progetto degli allestimenti e il catalogo della doppia mostra, pubblicato da Corsiero Editore.

Immagine di apertura: Lorenzo Viani, La Benedizione dei morti del mare, olio su tela, 1913-1915, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Viareggio. L’opera è ora esposta al Vittoriale di Gardone Riviera (foto di Laura Mirabelli)

Toscano di origine, architetto e urbanista, ha vissuto nel mondo lasciando segni un po’ dappertutto. Ha progettato e costruito edifici a Tokyo, New York, Boston, Los Angeles, Mosca, Riyadh e naturalmente in Italia. Professore associato alla Columbia University, School of Architecture a New York (1970/1974) e professore di composizione architettonica presso la facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa (2004/2015). Senatore della Repubblica (1994/1997). Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a New York (2000/2003) è anche scrittore, fotografo e autore di diversi libri di architettura e di viaggi.

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