1. Chi pagherebbe 75.000 dollari per un cane-robot? Si chiama Spot ed è una produzione di Boston Dynamics, da pochi giorni disponibile sul mercato dopo 25 anni di studi. Non si tratta di un animale da compagnia e non può essere utilizzato in ambienti domestici o in presenza di bambini: pesa 32 kg ed è guidato da 12 telecamere. È frutto di un lungo lavoro di ricerca e sviluppo ed è stato progettato per essere di supporto alle aziende per lavori difficili o pericolosi: può elaborare mappe 3D, individuare malfunzionamenti in macchinari industriali, ma anche svolgere funzioni più semplici come aprire porte, correre o saltare. Il vicepresidente di Boston Dynamics, Michael Perry ha di recente dichiarato che dal momento del lancio la richiesta è aumentata sensibilmente. Ad oggi è disponibile esclusivamente per uso commerciale o industriale con precise limitazioni etiche.

2. Il denaro contante: prima del Covid-19 averlo in tasca ci faceva sentire sicuri, oggi sembra essere una (ulteriore) fonte di germi con cui volentieri eviteremmo il contatto fisico. Non a caso, secondo le ultime dichiarazioni riportate dal Financial Times del CEO di Visa Europa Charlotte Hogg, la pandemia ha cambiato i metodi di pagamento dei consumatori, che non solo in questi mesi hanno utilizzato di più le carte di credito, ma hanno preferito la metodologia di pagamento “Contactless”, o mediante codice QR, quello che si usa, ad esempio, nei pagamenti Alipay. Che cosa davvero impedisce di liberarci dal contante? Di certo l’installazione di sistemi contactless risulta onerosa specie per le piccole imprese che dovrebbero sobbarcarsi del costo delle commissioni bancarie spesso non esiguo. Molti consumatori, inoltre, necessitano di uno smartphone per l’utilizzo delle modalità di pagamento più evolute. Non è da trascurare, infine, che una fetta della popolazione (anche se esigua) non dispone di un conto in banca. Il dato di fatto, secondo un recente studio della società di consulenza Accenture è che l’utilizzo del contante diminuirà del 30% quest’anno e un cambiamento delle preferenze dei consumatori verso modalità di pagamento alternative sarà inevitabile.

3. Amazon e Valentino insieme per una causa.  Si tratta di una vera e propria azione legale congiunta contro due produttori americani accusati di aver contraffatto le scarpe dello stilista italiano e di averle messe in vendita su Amazon.com. La causa si aggiunge ad una serie di azioni messe in atto da Valentino per prevenire la diffusione di falsi: in collaborazione con il governo americano negli ultimi tre anni ha ottenuto il sequestro di oltre 2.000 prodotti. Questa azione legale non basta a smorzare le accuse mosse verso il gigante dell’e-commerce accusato di non tutelare a sufficienza la propria piattaforma dalle azioni di contraffazione. Secondo una nota diramata dall’azienda, Amazon ha investito nel 2019 oltre 500 milioni di dollari e impiegato 8.000 dipendenti per proteggersi da frodi e abusi: ad oggi la percentuale di prodotti che ha ricevuto reclami per contraffazioni è inferiore all’1%.

4. Sentiremo sicuramente parlare di Trevor Milton e della sua Nikola Motor, che ha debuttato in borsa solo da qualche settimana facendo registrare un’impennata del 104%. Si tratta di una società americana fondata nel 2015 in Arizona ed è la seconda start-up di trasporto ad alta tecnologia quotata a Wall Street, dopo la concorrente Tesla ovviamente. La mission della Società sembra essere quella di rivoluzionare il mondo dei mezzi cosiddetti “pesanti” producendo camion alimentati ad elettricità e a idrogeno. Si tratta di una buona notizia, anche per l’Italia. Il debutto a Wall Street è stato supportato da numerosi investitori tra cui CNH Industrial (del Gruppo Exor, papà dell’Iveco a cui appartiene anche il Gruppo Fiat-Chrysler). Grazie a questa collaborazione, dal prossimo anno sarà lanciato sul mercato Nikola Tre, una motrice completamente elettrica prodotta in Germania negli stabilimenti della casa torinese e pensata esclusivamente per il mercato europeo.

Immagine di apertura: Chriso Eivar

Classe 1988, abruzzese di origine e milanese di adozione, laureata presso l'Università Bocconi di Milano in Economia delle Amministrazioni Pubbliche e delle Istituzioni internazionali, si occupa dal 2013 di consulenza manageriale per una multinazionale del settore. Ha la passione per la lettura, per i viaggi e la Toscana.

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